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L’Austria è la prima d’Europa a tornare al passato. Da lunedì il paese entra in lockdown, per tutti, per tre settimane. Scenario che gli europei ricordano bene, a cui si aggiunge una novità: da febbraio, per gli austriaci il vaccino sarà obbligatorio.

Nel giro di una settimana Vienna ha anticipato gli altri paesi in almeno tre modi: lunedì il primo lockdown per non vaccinati, questo venerdì l’annuncio che dal lunedì prossimo comincia un lockdown generale, e poi la previsione dell’obbligo vaccinale da febbraio.

La Germania, con contagi mai così alti, si ritiene «in emergenza nazionale»: presto lockdown anche a Berlino? «In questa situazione non possiamo escludere nulla», dice il governo. Così, dopo che i mercatini natalizi della Baviera hanno già annunciato che chiudono baracca, quelli di Chemnitz in Sassonia si preparano alle feste con un cartello, che dice: la situazione «è in fermento».

L’epidemia del resto «ha lo stesso andamento di diffusione del Boléro di Ravel: ciascuno strumento musicale entra in scena uno dopo l’altro», non tutta Europa si muove insieme ma un paese dopo l’altro: lo dice da tempo Antoine Flahaut, che dirige l’Istituto di salute globale all’università di Ginevra.

In questa edizione vi racconto quali misure stanno prendendo i paesi europei, tra introduzione dell’obbligo di vaccino, diffusione del pass vaccinale, richiamo obbligatorio. E quel ritorno al passato che tutti ricordiamo ahimé bene, con quella parola che è un brutto ricordo: il lockdown.

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