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Matteo Salvini è di nuovo in Calabria per il tour elettorale, per provare a spingere la Lega verso la vittoria alle elezioni regionali di ottobre. I sondaggi sono dalla sua, ma sul partito calabrese si addensano nuove ombre dopo l’inchiesta di Domani sui rapporti tra ‘ndrangheta e uomini del Carroccio.

Emiliano Fittipaldi e Giovanni Tizian vi raccontano di che ombre si tratta. Riguardano uno dei candidati della lista leghista, che è parente del boss di Rosarno Rocco Bellocco, il paese dove Salvini era andato a festeggiare la vittoria elettorale delle politiche del 2018 e dove è tornato ora per inaugurare la nuova sede del partito.

I sospetti sulle relazioni con i clan degli uomini del leader della Lega emergono da documenti dell’antimafia: verbali dei pentiti, intercettazioni, fotografie; svelano anche il sostegno elettorale ricevuto dalla Lega da personaggi delle cosche della ‘ndrangheta di Lamezia Terme. Presunti narcotrafficanti e imprenditori insospettabili contigui alle ‘ndrine che hanno votato per la Lega sia alle politiche del 2018, sia alle europee dell’anno successivo e alle ultime regionali 2020. Tornata elettorale vinta dalla berlusconiana Jole Santelli, e che permise per la prima volta alla Lega di conquistare uno scranno nell’assemblea regionale.

Dai documenti inediti pubblicati è emerso l’attivismo degli stessi uomini sospettati dall’antimafia durante questa campagna elettorale. Salvini dopo la nostra inchiesta ha attaccato Domani: «Sono dei poveretti, hanno paura della Lega», dice. Il leader però non entra nel merito dell’inchiesta né dei dettagli rivelati dalle carte investigative sul deputato Domenico Furgiuele e gli altri dirigenti leghisti coinvolti.

Salvini tace anche su una candidatura destinata a fare molto discutere. Quella di Enzo Cusato, consigliere comunale uscente di Rosarno, paese della piana di Gioia Tauro. Cusato porta in dote una parentela pesante: è consuocero del boss Bellocco, di uno dei casati della ‘ndrangheta più ricchi e potenti, con ramificazioni nel centro nord Italia e all’estero. La figlia di Cusato è sposata con Domenico Bellocco, figlio del capofamiglia. Per capire la forza criminale di questa famiglia è utile riportare un’intercettazione agli atti di uno dei tanti processi alla cosca: le parole sono «Rosarno è nostra e di nessun altro».

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