- Che non ci fossero i numeri per eleggerla, la presidente del Senato Elisabetta Casellati lo sapeva, ma ci ha voluto provare comunque.
- Così è stato e nella notte tra la quarta e la quinta votazione è maturato il tentativo di blitz di un centrodestra guidato da un Salvini sempre meno lucido.
- Eppure, i segnali c’erano tutti: quando il suo nome aveva iniziato a uscire, il terzo giorno di votazioni, in Transatlantico i maggiori fastidi erano trapelati proprio dal centrodestra.
Che non ci fossero i numeri per eleggerla capo dello stato, la presidente del Senato Elisabetta Casellati lo sapeva. Ci ha voluto provare comunque, senza ascoltare chi le suggeriva prudenza nell’esporsi e soprattutto nell’esporre la seconda carica dello Stato al fuoco di fila dei franchi tiratori. Invece, il disastro annunciato è stato anche peggiore di quel che ci si aspettava: appena 382 voti, 71 in meno rispetto ai numeri del centrodestra e una vendetta consumata tutta dentro il suo stesso



