Le chiamano “concorsopoli”, le assunzioni nella Regione Lazio che questa mattina hanno portato il presidente del Consiglio regionale del Lazio Mauro Buschini a dimettersi. Il presidente Nicola Zingaretti, ex segretario del Pd, ha ringraziato. Come riportato dal Fatto Quotidiano, tutto parte dal concorso del comune di Allumiere dal cui elenco degli idonei il Consiglio regionale del Lazio e il comune di Guidonia hanno attinto per 24 assunzioni definitive.

Tra i nuovi impiegati, collaboratori dei consiglieri regionali del Pd, ma anche di Lega e M5s, militanti e una consigliera dem di Labico. La vicenda ha dato il via a un’istruttoria amministrativa di Fratelli d’Italia, che studiando altri concorsi, ha trovato tra i vincitori di un concorso per statistici il presidente del Pd del Lazio, Andrea Alemanni, assunto a tempo indeterminato. Oltre a guardare con sospetto anche questa assunzione, il partito di Giorgia Meloni punta il dito sul collaboratore della ministra Paola De Micheli, Andrea Pacella, dal 24 marzo responsabile della segreteria politica di Zingaretti, nomina però di tipo fiduciario.

La lettera di Buschini

Buschini ha scritto una lettera al Consiglio: «Negli ultimi giorni si è discusso, soprattutto sugli organi di informazione, delle deliberazioni dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale in materia di personale, che ha portato all'assunzione di nuovi dipendenti nel nostro ente, attraverso lo scorrimento di graduatorie provenienti da concorsi svolti dai comuni» ha ricapitolato. La procedura, ha proseguito, «ha rispettato nel suo percorso le norme nella loro interezza», nonostante questo «ho ritenuto di proporre alla Conferenza dei Capigruppo l'istituzione di una “Commissione Trasparenza”, presieduta da un esponente dell'opposizione, che duri fino alla fine della legislatura». Dopo il percorso di aula, sarà compito del presidente del Consiglio Regionale, seguendo le indicazioni dei Gruppi Consiliari, nominare i membri della commissione con proprio decreto.

Alemanni ha specificato a Roma Today: «Il mio caso non c’entra con quello di Allumiere. È stato un concorso regolare, ho studiato due anni con molti sacrifici e ho superato prove difficilissime. Sono inoltre ampiamente qualificato».

La notizia più fragorosa restano le dimissioni di Buschini: «Ritengo, a garanzia di totale imparzialità e trasparenza, che a decretare questa commissione ci sia un altro Presidente. Non vivo questa scelta come una resa, né come una azione dettata da impulsività sotto la pressione delle polemiche di questi giorni, ma come un atto di amore verso questa istituzione, per aiutare a fare chiarezza e garantire prestigio al nostro consiglio ed al nostro lavoro. Sono certo che apprezzerete questo gesto, che ritengo giusto per chi rappresenta e vive le Istituzioni».

La reazione di Zingaretti

Il comunicato di Zingaretti è arrivato due ore dopo: «La proposta di istituire una Commissione di trasparenza in Consiglio regionale è un fatto positivo». Per il presidente «fugherà ogni eventuale dubbio sulle procedure adottate nelle ultime assunzioni». Zingaretti ha apprezzato anche che Buschini si sia fatto da parte: «Ringrazio Mauro Buschini per il suo gesto di serietà e responsabilità istituzionale», per Zingaretti «rafforza la credibilità e il percorso intrapreso dal Consiglio regionale e aiuterà ora ad andare avanti nel lavoro quotidiano e legislativo».

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