Il fallimento del capitano

Il vice di Durigon citava Mussolini: ecco la classe dirigente di Salvini

LaPresse
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  • Il caso Durigon è una sconfitta di Matteo Salvini. Non tanto perché ha perso uno dei suoi uomini più fidati nel ruolo di sottosegretario all’Economia, che sarà comunque ricoperto da un altro leghista, questa volta del nord così da affievolire i fuochi di guerriglia interna alla Lega di rito padano. È una resa soprattutto perché le cause che hanno portato alle dimissioni di Claudio Durigon certificano il fallimento nella selezione della classe dirigente del partito di Salvini.
  • Francesco Zicchieri, deputato, molto legato a Durigon, vice capogruppo alla Camera e responsabile del centro sud per la Lega. La palestra politica di Zicchieri è la destra sociale, in passato vicino ad Alleanza Nazionale, sul suo profilo facebook però c’è ancora traccia della sua passione ideologica. Qui in bella mostra, scorrendo indietro nel tempo di pochi anni, gli elogi a Giorgio Almirante rappresentano le esternazioni più moderate rispetto ai riferimenti a Benito Mussolini.
  • I rapporti con i clan: nel Lazio l’eurodeputato è indagato per voto di scambio, mentre in Calabria le parentele imbarazzanti di uomini della Lega

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