LE PROTESTE DALLA SORBONA ALL’EHESS

Gli studenti vogliono fermare la deriva della Francia a destra. Macron e Le Pen li condannano

  • Alla vigilia del voto, i giovani sono scesi in piazza per ricordare le battaglie che la politica dimentica, dal clima alla giustizia sociale. Tra il primo e il secondo turno, la protesta giovanile cresce nelle università parigine, da Paris 8 alla Sorbona, da Sciences Po all’Ehess.
  • I ragazzi vogliono per prima cosa «fare barriera contro Le Pen», ma rivendicano anche un cambiamento rispetto all’èra Macron, che ritengono comunque «troppo a destra e liberista». Per tutta risposta, il presidente in carica condanna le proteste.
  • In sinergia, la condanna arriva anche da Marine Le Pen. La candidata di estrema destra richiama «i ragazzini alla democrazia». Intanto gruppi di estrema destra vicini a Le Pen e Zemmour attaccano gli occupanti di Sciences Po. Sabato gli elettori di Mélenchon si consultano online: votare Macron, scheda bianca o astensione?

«No all’estrema destra», per prima cosa: barrage, e cioè barriera, contro Marine Le Pen presidente; una barriera fatta di banchi e aule affollate, felpe larghe e cori antifascisti. Ma anche «basta con le politiche liberiste di destra di Emmanuel Macron». Gli studenti che stanno protestando in Francia si muovono dentro uno spazio stretto: tra il primo e il secondo turno delle presidenziali, tra una Le Pen per loro indigeribile e un presidente in carica che non recepisce le loro istanze. Venerdì

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