CHIUSURE

La Francia torna in lockdown ma stavolta è esausta

(Foto Unsplash)
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«Putain!»; accidenti. La Francia si ritrova di nuovo con un terzo di abitanti confinati. Ma oggi non è la stessa del 2020: ora l’opinione pubblica,  i media di ogni orientamento, chiedono conto del perché. Il paese si interroga sugli errori della politica

  • Per almeno un mese, 16 dipartimenti, l’equivalente di 21 milioni di abitanti, saranno sottoposti a quella che il premier Jean Castex chiama «una terzia via, per una terza ondata».
  • In realtà somiglia tanto ai soliti lockdown, sostituiti da sinonimi edulcorati e da qualche margine di flessibilità in più. Libri e musica tra i beni essenziali, spostamenti fino a dieci chilometri.
  • Opposizione e opinione pubblica criticano le scelte di governo ed Eliseo: la chiusura andava fatta a fine gennaio come suggerito dagli esperti, il coprifuoco è una misura inefficace, con le vaccinazioni si è andati lenti.

«Et voilà que ça recommence! Le re-reconfinement!». Ci risiamo, un ennesimo lockdown. Questo è Le Figaro, mentre Libération opta per un sobrio: «Putain!», accidenti. Con le nuove, ulteriori misure, oggi un terzo degli abitanti della Francia si ritrova in lockdown. E non è un caso singolo: da Roma a Varsavia passando per Bruxelles, sono tanti i governi in Europa che stanno imponendo restrizioni per arginare la terza ondata. Ma la Francia di oggi non è la stessa del 2020: ora l’opinione pubblica

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