- «La Francia non ha ancora detto l’ultima parola», titola l’ultimo libro del polemista più destrorso di Francia. Quel che però Zemmour non ha ancora chiarito è perché l’ultima parola sull’Eliseo non l’ha detta neanche lui.
- Per ora ha costruito una rete a suo supporto, un sistema per i fondi, un abbozzo di partito. Ma l’onda dei sondaggi favorevoli, dopo essersi gonfiata fino a sormontare Marine Le Pen, comincia a sgonfiarsi. «Bisognerà arrivare a una candidatura unica», si spinge a dire ora Marion Maréchal, madrina di Zemmour.
- E se l’hype fosse servito proprio a conquistare spazio (e peso) a destra per poi convergere su un accordo con Le Pen? Intanto il giorno dell’annuncio slitta.
Doveva essere l’11 novembre il grande giorno dell’ufficializzazione della candidatura all’Eliseo di Éric Zemmour, ma ora si parla di inizio dicembre. Forse. «La Francia non ha ancora detto l’ultima parola», titola l’ultimo libro del polemista più destrorso di Francia. Quel che però Zemmour non ha ancora chiarito è perché l’ultima parola sull’Eliseo non l’ha detta neanche lui. Intanto l’onda dei sondaggi favorevoli, dopo essersi gonfiata fino a sormontare Marine Le Pen, comincia lentamente a sgo



