- Nella capitale ungherese il conflitto tra liberali e illiberali d’Europa va in scena a colpi di toponomastica. Il sindaco Gergely Karácsony, che vuole sfidare Orbán alle prossime elezioni, inaugura le nuove “via Dalai Lama” e “via Hong Kong libera” in segno di protesta.
- Il piano del primo ministro è infatti di costruire lì il campus della cinese Fudan University, indebitando il suo paese coi cinesi.
- Intanto Orbán adotta il vaccino cinese e nei consessi europei blocca le iniziative che potrebbero danneggiare Pechino. Ecco da quando e perché Budapest sta diventando l’avamposto cinese in Europa.
Nel sud di Pest, dove l’orizzonte è il Danubio, sono appena comparse via del Dalai Lama, via Hong Kong libera, via dei martiri uiguri. Qui, nel nono distretto della capitale ungherese, a Ferencváros, il conflitto tra liberali e illiberali d’Europa va in scena a colpi di toponomastica. Gergely Karácsony, il sindaco di Budapest, che vuole sfidare il premier Viktor Orbán alle prossime elezioni, ha inaugurato le nuove strade «dedicate a individui e gruppi etnici perseguitati dal partito comunista c



