intervista

Max Schrems: «Ho vinto contro Big Tech ma non è bastato. L’Ue deve svegliarsi»

Max Schrems. Foto Georg Molterer
Max Schrems. Foto Georg Molterer

Il paladino della privacy sfida Facebook con successo da anni. I tribunali gli danno ragione, ma la politica non gli dà seguito. Intanto Trump e i “broligarchi” lanciano il loro affondo alle regole Ue. «La Commissione resta immobile, non ha un pensiero strategico». L’intervista

Adesso che Big Tech e la Casa Bianca sono tutt’uno e fanno la voce grossa contro le regole europee, si capisce perché Max Schrems reinterpreti la sua battaglia per i diritti dell’era digitale «come una sfida generazionale». «Proprio come per i diritti delle donne o dei lavoratori, una vittoria non è un successo definitivo: si tratta di conquiste che non possono mai essere date per scontate». Lo sa bene lui, che nel 2011, quando era ancora uno studente di legge, ha cominciato a sfidare per vie le

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