L’Europa del ReArm va a due velocità, sia perché al livello Ue si appaia quello intergovernativo capeggiato dall’Eliseo e che include pure la Turchia, sia perché al di là dei toni emergenziali il piano di riarmo ha una prospettiva di lungo termine, come dimostrano le dichiarazioni sugli «effetti economici» e gli accenni alla Cina
L’Europa del ReArm va a due velocità. Oltre a Ursula von der Leyen che ha recitato questo martedì davanti all’Europarlamento le citazioni di Alcide De Gasperi sulla «difesa comune» per poi far gonfiare le spese militari nazionali e scavalcare il Parlamento europeo stesso, nelle stesse ore e in parallelo si stanno sviluppando gli incontri di capi di stato maggiore e ministri della Difesa che Emmanuel Macron ha orchestrato a Parigi tra martedì e mercoledì. Non rispondono al livello Ue, ma a quello



