Per il leader di Aur, alleato di Meloni e amico della Lega, questo è il migliore dei mondi elettorali possibili. Con il controverso Georgescu escluso dalla corsa, è pronto a ereditarne il consenso domenica, mescolando vecchio fascismo legionarista e nuovi imperativi trumpiani
Questa domenica la Romania torna al voto per il primo turno delle elezioni presidenziali, che si era già svolto a novembre portando in testa il controverso Călin Georgescu, prima che il voto finisse annullato e Georgescu stesso escluso dalla competizione. Ci risiamo, quindi. E queste sono a tutti gli effetti post-elezioni: le ri-elezioni dopo le elezioni, svolte in un clima di post-verità. Persino l’impatto di questo voto prescinde per certi versi dai fatti, come si è visto quando Elon Musk, J.D



