LA RETROMARCIA CLIMATICA DI ROMA E BRUXELLES

Ora è la guerra l’alibi delle lobby per sabotare il Green deal europeo

(Una manifestazione dei Fridays for Future in Germania.\\u00A0Per il 25 marzo è stato organizzato lo sciopero per il clima.\\u00A0Foto AP)
(Una manifestazione dei Fridays for Future in Germania. Per il 25 marzo è stato organizzato lo sciopero per il clima. Foto AP)
  • Nelle piazze europee, a manifestare contro la guerra in Ucraina in questi giorni ci sono tanti ragazzi dei Fridays for future. Chiedono la pace, oltre al rispetto dell’ambiente. Ma le battaglie delle nuove generazioni stanno per essere tradite.
  • Proprio con l’alibi della guerra, infatti, è in corso un tentativo di bloccare gli sforzi dell’Unione europea per ambiente e clima. In realtà i tentativi sono molteplici: c’è la spinta a favore dei pesticidi, quella per la deregolamentazione degli ogm, quella per rinviare gli obiettivi climatici.
  • Le pressioni arrivano da più parti: le lobby dei pesticidi, quelle dei colossi dell’agroindustria, ma anche governi come quello italiano e gruppi politici europei come quello popolare. È arrivato un segnale piuttosto chiaro che la Commissione Ue intende assecondarli.

Per continuare a leggere questo articolo