IL VERTICE EUROPEO

A Versailles slittano debito ed energia. Ma sulla spesa militare l’Ue va di corsa

(I leader a Versailles. Foto LaPresse)
(I leader a Versailles. Foto LaPresse)
  • Per ridisegnare il mercato dell’energia e ridimensionare i prezzi si rinvia a maggio. Così pure per il nuovo debito comune. Ma il piano per aumentare la spesa militare procede spedito.
  • Le conclusioni tratte dai leader a Versailles mostrano che la guerra in Ucraina è l’occasione per mettere a segno alcune svolte strategiche già nel cassetto. Il caso esemplare è quello della difesa e del supporto ai colossi dell’industria militare. Ma il conflitto è usato per gli ambiti più disparati: il premier italiano e quello spagnolo, ad esempio, evocano una deregolamentazione degli ogm, in sintonia con le spinte delle lobby.
  • Proprio questa guerra innesca pure un passaggio al quale finora i vertici europei parevano sordi: riformare l’Ue, anche se in senso bellico. Maggio sarà il mese in cui verrà lanciata la proposta di una convenzione, che prelude alla riforma dei trattati.

In conclusione di un Consiglio europeo informale durato due giorni, in una sala fastosa della reggia di Versailles, il presidente francese Emmanuel Macron sul podio della conferenza stampa ha chiarito che «noi non siamo in guerra. Non abbiamo risposte sul teatro di guerra perché non siamo in guerra sul terreno». Ha dovuto precisarlo per schivare le domande dei giornalisti francesi, che gli chiedevano conto della «impotenza», sua ed europea, nel porre fine al conflitto. Eppure tutte le conclusio

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