- «Per noi modenesi è semplicemente “l’aceto”. Ormai è come uno di famiglia». Nelle parole di Mariangela Grosoli, presidente del Consorzio di tutela aceto balsamico di Modena Igp, si capisce l’attaccamento del territorio a uno dei suoi prodotti di punta.
- Un indizio utile a capire perché questa parte di Emilia abbia protestato in maniera tanto veemente contro la norma slovena che mira a definire il suo aceto come balsamico.
- «Un aceto non è come un altro, per questo devono definire il loro in maniera diversa, visto che non si può considerare balsamico», sottolinea Federico Desimoni, direttore del Consorzio.
La battaglia dell’aceto balsamico contro l’imitazione slovena
23 aprile 2021 • 17:27Aggiornato, 23 aprile 2021 • 19:08