IL VOTO DEL 23 GIUGNO 2016

Brexit continua a dividere a cinque anni dal referendum

(A marzo 2019 in piazza a Londra per chiedere di rimanere in Europa c’erano tanti giovani laburisti. Ma Corbyn no. Foto Francesca\\u00A0De Benedetti)
(A marzo 2019 in piazza a Londra per chiedere di rimanere in Europa c’erano tanti giovani laburisti. Ma Corbyn no. Foto Francesca De Benedetti)

Ha decretato la fine di un leader e la débacle di un campo politico. Ha segnato le esistenze molto più che le economie. A cinque anni dal referendum su Brexit del 23 giugno 2016, sappiamo che quel voto non ha diviso solo il Regno Unito dall’Unione europea

  • Dal 2016, il partito laburista continua a pagare il conto dei propri atteggiamenti titubanti: è valso per Jeremy Corbyn ma è vero anche per Keir Starmer. 
  • I giovani europeisti faticano a sentirsi rappresentati. E gli europei del Regno Unito si sentono tuttora traditi e in un limbo giuridico. In centinaia di migliaia ancora aspettano il “settled status”.
  • Mentre si allontana dall’Ue e si disgrega, il Regno Unito non trova per ora grandi contropartite. Dall’accordo di libero scambio appena concluso con l’Australia ci si aspetta una crescita del Pil britannico dello 0,02 per cento in quindici anni.

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