- La Commissione europea vuole avere il potere di dichiarare la «allerta europea». Se non ci pensiamo da soli, interverrà l’Ue, per imporci di stringere la cinghia.
- Bruxelles continua a non intervenire sui prezzi dell’energia. Il suo piano per l’inverno si basa sulla «sobrieté», l’austerità energetica. Vuole metterlo a segno senza coinvolgere l’Europarlamento, ma serve un ok dei governi; quello spagnolo è già insorto: «Non ci stiamo a imporre questi sacrifici ai nostri cittadini».
- La Commissione disegna tagli dei consumi per le amministrazioni pubbliche, ma invece di imporre tasse sugli extraprofitti prevede compensazioni per le aziende che riducono il consumo di gas: in nome dell’emergenza contempla anche petrolio e carbone.
La Spagna è già insorta, dice che «non ci stiamo a imporre questi sacrifici ai nostri cittadini». Altri governi, invece, di nascosto avranno tirato un sospiro di sollievo quando questo mercoledì Bruxelles ha ufficializzato il suo «piano per l’inverno», visto che carica su di sé la responsabilità di imporre la austerità energetica. La Commissione Ue spinge un regolamento che – saltando ogni coinvolgimento sostanziale degli eletti dell’Europarlamento e con un voto favorevole dei governi chiamati



