Tra le cose che accomunano i presidenti Usa e russo, c’è il supporto al premier in vista del voto di aprile. Ne ha bisogno anche perché il competitor Magyar è in testa. Il governo orbaniano sfrutta il successo di un incontro internazionale a Budapest e ne approfitta per tirare colpi a Bruxelles. Con gioia di Salvini
«Che settimana! E non è ancora finita! Sono state fatte le trattative con il presidente russo», ha annunciato Viktor Orbán questo venerdì, appena conclusa la telefonata con Vladimir Putin. «I preparativi vanno a tutta velocità». Lo slogan è quello di una Budapest «isola di pace», l’imperativo è quello di trattare Putin «con rispetto», la provocazione è come al solito verso Bruxelles: «Se l’Europa vuole la pace strappi i suoi piani di guerra», «anche noi europei dovremmo fare come Trump e negozia



