intervista

Christian Schmidt: «In Bosnia non c’è più guerra, ma la società non è mai guarita»

L’Alto rappresentante riflette sugli ostacoli nel percorso del paese verso l’Unione europea. «Una delle sfide è far avvicinare i giovani al processo decisionale». In tanti ancora emigrano

Tutti in Ue entro il 2030, le braccia di Bruxelles rimangono aperte: lo hanno promesso all’ultimo summit sui Balcani occidentali che si è tenuto a Roma qualche giorno fa i leader europei. Serbia, Albania e Macedonia del Nord «hanno le potenzialità per rispettare i tempi», invece «forse per la Bosnia-Erzegovina potrebbe volerci un po’ più di tempo», ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Al vertice era presente anche l’Alto rappresentante internazionale per la Bosnia ed Erzegovina, Chr

Per continuare a leggere questo articolo