In un fantomatico accordo con Bruxelles, gli Usa vorrebbero una tassa fissa fino al 20 per cento. Intanto l’orizzonte di agosto viene messo in discussione. Von der Leyen potrebbe usare il summit con Xi Jinping come margine di manovra, invece incrina i rapporti con Pechino
Questo giovedì si tiene un summit Ue-Cina che avrebbe potuto essere storico e che si preannuncia invece come una storica occasione persa, mentre l’Unione europea dirige tutte le sue energie sul tentativo di imbonire gli Stati Uniti. Nel contesto della guerra commerciale, mentre Donald Trump sventola dazi al 30 per cento e oltre, gli europei avrebbero potuto – anche soltanto come mossa tattica – utilizzare le mosse verso la Cina per aprirsi un margine di manovra. Invece, anche nei rapporti con Pe



