In principio fu il modello inglese al 10 per cento. Ora è il nuovo accordo nipponico con Trump ad apparire agli occhi di Bruxelles come il migliore dei peggiori mondi possibili. Von der Leyen si congratula con Tokyo e tenta il bis, sperando di salvare le auto. Ma il conto è salato
In principio fu il modello inglese. Con dazi generalizzati al dieci per cento, era stato inizialmente snobbato dagli europei, che qualche tempo dopo – volutamente disarmati e incastrati nelle trappole trumpiane – hanno finito per rimpiangerlo, mentre il tycoon sparava dazi ben più alti: il trenta per cento dal primo agosto sventolato via lettera, fino al venti per cento da scudisciare nelle trattative. Adesso è il modello giapponese a finire esaminato dalla Commissione, discusso coi governi, per



