- Il governo è sopravvissuto al voto di sfiducia grazie all’astensione della parlamentare curda Amineh Kakabaveh, che fino all’ultimo aveva minacciato di votare contro l’esecutivo.
- I socialdemocratici hanno promesso di rispettare un accordo stipulato nel 2021, ma senza ulteriori rassicurazioni sui curdi la parlamentare potrebbe votare contro la prossima legge di Bilancio.
- Una questione puramente interna si è trasformata in un problema per la politica svedese a causa dell’ingerenza di Erdogan, che continua a ricattare Stoccolma in cambio dell’adesione della Svezia alla Nato.
Il governo di Stoccolma è sopravvissuto al voto di sfiducia di martedì grazie all’astensione della parlamentare indipendente Amineh Kakabaveh, ma la spaccatura con la premier è tutt’altro che risolta e rischia di paralizzare il governo già nel breve periodo. Al centro dello scontro tra Kakabaveh e l’esecutivo vi sono le richieste avanzate dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan affinché la Turchia dia luce verde all’adesione della Svezia alla Nato, richieste dirette principalmente contro



