- L’Europa ha avuto un anno per prepararsi all’inverno che sarà, invece ora saremo noi a dover prepararci alla nuova ondata di austerità. È da prima della guerra, che a Bruxelles arrivano sollecitazioni per tenere sotto controllo i prezzi dell’energia. Ora che il mix di tagli alle forniture russe e inflazione fa presagire mesi critici, la Commissione che fa? Lascia che a prepararci ai guai siamo noi, in ordine sparso.
- Le blande linee guida, contenute nella proposta che verrà ufficializzata a breve, non toccano il nodo prezzi, né impongono vincoli stringenti, ma confidano nella «riduzione della domanda». Macron la chiama «sobrietà energetica»; è in sostanza la nuova austerità.
- Ma, come ogni austerity dalla crisi finanziaria a oggi, è congegnata per tutelare i grandi interessi economici, che possono puntare pure a compensazioni finanziarie, mentre non impone vincoli tali da ridurre gli squilibri in corso. C’è di più: il «piano d’inverno» della Commissione, a furia di deroghe ai vincoli climatici, ha anche dannosi contraccolpi sul fronte ambientale.
Verso una nuova austerity. L’Ue fa pagare a noi il prezzo dei suoi errori sul gas
16 luglio 2022 • 08:00