GREEN PASS EUROPEO

L’Europa parla di passaporto vaccinale ma arranca sui vaccini

(Von der Leyen alla presentazione del \\\"green pass\\\". Foto LaPresse)
(Von der Leyen alla presentazione del "green pass". Foto LaPresse)

Un certificato faciliterà gli spostamenti a chi è vaccinato o negativo ai test. Bruxelles lo promette entro giugno, con uno sprint sulle somministrazioni. Ora deve fare i conti con la crisi di fiducia

  • L’Ue sulle vaccinazioni si confronta con un problema di fiducia. Trust ora è una delle parole più pronunciate da von der Leyen.
  • La presidente ammette «un inizio difficile» ma promette progressi a breve. Parla bene di Pfizer, critica AstraZeneca per le mancate consegne. Ma dice di «aver fiducia nel vaccino AstraZeneca» e che Ema domani farà chiarezza.
  • Intanto Bruxelles appronta entro giugno il “passaporto Covid” per facilitare gli spostamenti. L’Ue garantirà un sistema interoperabile fra i vari stati, ma delega a loro alcune scelte. Per esempio se accettare anche vaccini non validati da Ema. 

L’Unione europea per quel che riguarda le vaccinazioni si confronta con un problema di fiducia. Trust, fiducia appunto, è una delle parole pronunciate più di frequente oggi da Ursula von der Leyen, la presidente dell’esecutivo Ue, da Thierry Breton, commissario al Mercato interno, che ha il compito di aumentare la produzione europea di dosi, e da Didier Reynders, che ha la delega alla Giustizia e ha dettagliato la proposta di “passaporto Covid”. Rassicurare La campagna di vaccinazioni

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