Il partito di estrema destra tedesco Afd stavolta rischia grosso. Secondo indiscrezioni del settimanale Spiegel, il presidente del Verfassungsschutz, i servizi segreti interni, ha comunicato a rappresentanti del ministero dell’Interno che l’influenza della frangia più estremista sul partito è aumentata, tanto da rendere probabile la sorveglianza dei servizi sull’intero partito.

Le prove

Già in primavera era partita l’attività di controllo del cosiddetto Flügel, l’ala più a destra della formazione che è entrata per la prima volta in parlamento nel 2017 e che i sondaggi danno ancora intorno al 10 per cento. Il gruppo era stato classificato come «estremista comprovato»: in quell’occasione il seguito era stato collocato intorno al 20 per cento. Già all’epoca era stato previsto che se l’influenza fosse aumentata ulteriormente, la sorveglianza sarebbe stata estesa all’intera compagine.

La corrente si era poi ufficialmente sciolta e alcuni dei componenti hanno lasciato il partito, ma secondo un’analisi dei servizi che va avanti da ormai due anni, l’influenza delle idee più estremiste continua ad avere un impatto significativo su tutti i membri. L’esempio più evidente sarebbe la recente convention di Kalkar, un paesone in Renania settentrionale Westfalia, dove secondo gli osservatori l’ala più conservatrice avrebbe raccolto quasi la metà dei delegati.

I precedenti

Sarebbe la prima volta per un intero partito rappresentato al Bundestag: i servizi hanno diretto le loro attenzioni anche ad alcune correnti interne di Die Linke, il partito della sinistra radicale, ma finora soltanto i micropartiti di destra Npd, Die Rechte e Der III. Weg avevano suscitato un allarme così serio da finire sotto sorveglianza. Nessuno dei tre ha però mai giocato un ruolo rilevante nella politica tedesca: pur essendo stata presente per alcuni anni nel parlamento regionale del Meclemburgo-Pomerania Anteriore, alle ultime elezioni Npd ha raccolto percentuali irrisorie.

Il partito, fondato nel 1964, è più volte sfuggito alle minacce di chiusura: nel 2001, l’allora cancelliere Gerhard Schröder aveva presentato un’istanza di divieto del partito per incostituzionalità alla Corte costituzionale. Sono seguiti anni di dibattiti, con alcune sospensioni del processo, ma nel 2017 è arrivato l’ennesimo giudizio negativo sull’incostituzionalità della Npd: secondo la Corte, il partito è ostile alla Costituzione, ma non rappresenta per il momento una minaccia all’ordinamento democratico.

Attualmente non ci sono indizi che indichino questo rischio per Afd. Resta il fatto che questo partito così problematico, che sta cercando di approfittare dell’opposizione alle norme anti Covid provocando anche le autorità con una convention in presenza, scavalcherà la soglia di sbarramento alle prossime elezioni.

 

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