una serie di scandali

Germania, un’altra grana per i Verdi: i vertici sono indagati per appropriazione indebita

16 November 2019, North Rhine-Westphalia, Bielefeld: The federal board of B'ndnis 90/Die Gr'nen will be on stage after the election at the federal party conference: Marc Urbatsch (l-r), federal treasurer, Ricarda Lang, deputy federal chairwoman, Robert Habeck, federal chairwoman, Annalena Baerbock, federal chairwoman, Michael Kellner, political federal manager, and Jamila Sch'fer. At the Federal Delegates Conference (BDK) in Bielefeld from 15 to 17 November, the delegates elect the new Federal Executive Committee, the Party Council and the Federal Arbitration Court. Photo by: Guido Kirchner/picture-alliance/dpa/AP Images
16 November 2019, North Rhine-Westphalia, Bielefeld: The federal board of B'ndnis 90/Die Gr'nen will be on stage after the election at the federal party conference: Marc Urbatsch (l-r), federal treasurer, Ricarda Lang, deputy federal chairwoman, Robert Habeck, federal chairwoman, Annalena Baerbock, federal chairwoman, Michael Kellner, political federal manager, and Jamila Sch'fer. At the Federal Delegates Conference (BDK) in Bielefeld from 15 to 17 November, the delegates elect the new Federal Executive Committee, the Party Council and the Federal Arbitration Court. Photo by: Guido Kirchner/picture-alliance/dpa/AP Images
  • Lo Spiegel ha anticipato mercoledì sera che i vertici dei Verdi sono indagati per appropriazione indebita. Gli inquirenti hanno rivolto la loro attenzione al bonus Covid che i dirigenti si sono autoassegnati.
  • Lo scandalo è solo l’ultimo di una serie di sbagli, soprattutto comunicativi, che il partito ha commesso dalla campagna elettorale ad oggi. In tutte le vicende, dei piccoli errori sono stati ingigantiti dal fatto che il partito non ha comunicato immediatamente il passo falso.
  • Durante il prossimo congresso, l’aspirante segretaria Ricarda Lang, indagata, dovrà convincere il partito di saperne tutelare l’integrità.

I Verdi sono di nuovo in difficoltà. E di nuovo capita per quelle che in proporzione sono inezie e che, se fossero state gestite in maniera adatta dalla comunicazione di partito, sarebbero già acqua passata.  Nel caso specifico, l’inezia è un bonus Covid-19 che i sei dirigenti di partito si sono autoassegnati nel 2020: secondo il partito, i 1.500 euro assegnati sarebbero pure già stati restituiti. Ma l’indagine della procura di Berlino per appropriazione indebita a danni del partito anticipat

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