l’intervista

La parlamentare svedese curda: «La Svezia non deve piegarsi a Erdogan»

La premier socialdemocratica Magdalena Andersson (Fredrik Sandberg/TT News Agency via AP)
La premier socialdemocratica Magdalena Andersson (Fredrik Sandberg/TT News Agency via AP)
  • Il sostegno della parlamentare Amineh Kakabaveh, originaria del Kurdistan iraniano, è fondamentale per la tenuta dell’esecutivo. Senza di lei l’esecutivo ha i giorni contati.
  • Il suo voto dipende dalla posizione che la premier deciderà di assumere nei confronti delle richieste avanzate dalla Turchia contro la comunità curda presente nel paese.
  • Se il governo dovesse cedere a Erdogan, dice Kakabaveh, la Svezia cambierebbe e non sarebbe più il principale difensore dei diritti umani nel mondo. Intanto i curdi hanno paura anche solo di scendere in strada a manifestare.

Le richieste avanzate dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan per votare in favore dell’entrata di Svezia e Finlandia nella Nato rischiano di far cadere entro martedì il governo di Stoccolma. Il 7 giugno il parlamento voterà la mozione di sfiducia avanzata dall’opposizione contro il ministro della Giustizia e la premier socialdemocratica Magdalena Andersson ha promesso di dimettersi in caso di sconfitta in aula. A decidere le sorti del governo sarà Amineh Kakabaveh, parlamentare indipendente

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