I TENTATIVI DI DESTABILIZZAZIONE

I Balcani sono l’altro fronte della guerra di Putin all’Unione europea

(Dodik e Putin insieme nel 2019. Foto AP)
(Dodik e Putin insieme nel 2019. Foto AP)
  • Mentre l’aggressione all’Ucraina è in corso, l’Ue non può più far finta di non vedere che c’è un altro focolaio di conflitto potenziale a ridosso dei suoi confini: i Balcani occidentali. La Bosnia ed Erzegovina in particolare è terreno di destabilizzazione da parte del Cremlino.
  • «L’influenza della Russia sulla nostra regione, gli attori che vi partecipano, sono chiari da tempo, e da tempo ve lo ripetiamo», dice Željko Komšić, presidente della Bosnia ed Erzegovina, alle istituzioni europee.
  • Quali sono gli attori destabilizzanti? Primo fra tutti, il separatista serbo Milorad Dodik. Ma c’è anche Viktor Orbán, che lo ha sempre appoggiato, frenando le sanzioni Ue nei suoi confronti e garantendogli l’approccio compiacente del commissario Ue ungherese con delega all’allargamento. E poi nei Balcani c’è un altro grande sodale sia di Orbán che di Putin: è il presidente serbo Vučić.

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