il tabù del libero mercato

I colpevoli ritardi di Bruxelles sui prezzi dell’energia

(Il cancelliere tedesco e la presidente della Commissione europea. Foto LaPresse)
(Il cancelliere tedesco e la presidente della Commissione europea. Foto LaPresse)
  • Ursula von der Leyen si è accorta che «i prezzi dell’energia alle stelle mettono in evidenza i limiti del nostro mercato» e ora lavora a «un intervento di emergenza». In realtà la «emergenza» è tutt’altro che nuova, e l’inazione di Bruxelles si è protratta a lungo. 
  • Fino a oggi, l’Ue è rimasta sorda alle richieste di riforma del mercato, e l’Europa meridionale ha dovuto far per sé, tra “eccezione iberica” e proposte di tetto ai prezzi rimaste inascoltate. La svolta decisionista in Ue arriva assieme al cambio di postura della Germania, che ora pare disposta a intervenire. Uno schema ricorrente nelle varie crisi europee.
  • Il fatto che finalmente la Commissione prometta di agire si può leggere come una rivincita dell’Europa meridionale su Berlino, o come una sconfitta del libero mercato a ogni costo.

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