Europa

I piani Ue sul riconoscimento facciale mettono a rischio i nostri diritti

  • Nell’ambito dei negoziati per una nuova legge sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale, l’Ai Act, i governi dell’Ue stanno proponendo di consentire l’uso routinario del riconoscimento facciale retrospettivo nei confronti del pubblico generale, da parte della polizia, delle amministrazioni locali e persino delle aziende private.
  • La proposta Ue parte dal presupposto che la tecnologia di riconoscimento facciale retrospettiva sia meno dannosa rispetto alla sua versione “dal vivo”. 
  • Peccato che questo presupposto sia sbagliato, come spiegano in questa analisi le associazioni per i diritti European Digital Rights e Amnesty International.

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