- Nell’ambito dei negoziati per una nuova legge sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale, l’Ai Act, i governi dell’Ue stanno proponendo di consentire l’uso routinario del riconoscimento facciale retrospettivo nei confronti del pubblico generale, da parte della polizia, delle amministrazioni locali e persino delle aziende private.
- La proposta Ue parte dal presupposto che la tecnologia di riconoscimento facciale retrospettiva sia meno dannosa rispetto alla sua versione “dal vivo”.
- Peccato che questo presupposto sia sbagliato, come spiegano in questa analisi le associazioni per i diritti European Digital Rights e Amnesty International.
I piani Ue sul riconoscimento facciale mettono a rischio i nostri diritti
08 maggio 2023 • 06:00