IL QUADRILATERO ROMA-BUDAPEST-VARSAVIA-PARIGI

I sovranisti si compattano per nascondere le loro debolezze

(«Presente alla testa del corteo!», dichiara soddisfatto Paolo Capone, segretario di Ugl, mentre twitta questa foto da Budapest)
(«Presente alla testa del corteo!», dichiara soddisfatto Paolo Capone, segretario di Ugl, mentre twitta questa foto da Budapest)
  • L’unione fa la forza, e nel caso dei sovranisti, la debolezza fa l’unione. Succede così che i leghisti vanno a Budapest per gremire con la destra polacca le piazze pro Orbán, assediato dall’opposizione.
  • La destra italiana e il premier ungherese spalleggiano a loro volta Morawiecki nella crisi Polexit. E lui pur di vantare supporto internazionale perde pure la memoria: ma come, Le Pen non era «al pari di Putin»? Ora però la incontra.
  • Le Pen non è da meno. In competizione con Zemmour, si fa invitare a Budapest, invita Salvini a Parigi. Entrambi annunciano che la nuova alleanza della destra europea è imminente. Di imminente ci sono per ora le reciproche debolezze.

L’unione fa la forza, e nel caso dei sovranisti, la debolezza fa l’unione. Succede così che i leghisti vanno in spedizione a Budapest per gremire con la destra polacca le piazze a sostegno di Viktor Orbán, assediato da un’opposizione unita che può batterlo ad aprile. La destra italiana e il premier ungherese spalleggiano a loro volta il primo ministro polacco nella crisi Polexit. E Mateusz Morawiecki pur di vantare supporto internazionale perde pure la memoria: ma come, non era il suo partito a

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