Europa

Il governo polacco imita Orbán e attacca la stampa libera. Ma la società civile si ribella

(Foto Unsplash)
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«Ai tempi del comunismo ho scritto sulla stampa clandestina. Sono più preoccupata di allora», dice la filosofa femminista Magdalena Środa. Ecco in che modo il governo sta attaccando la libertà di stampa, somiglianze e differenze con il caso ungherese. Raccontate dai cronisti di Varsavia e Budapest

  • L’ultima mossa è una tassa sulla pubblicità, che fa protestare i media indipendenti. Ma c’è pure la propaganda sui media di stato, un’acquisizione da parte di un colosso legato a doppio filo con il Pis, la «vulnerabilità alla politica».
  • Magdalena Środa, intellettuale polacca, dice: «Stiamo passando da un regime democratico a uno totalitario».
  • Il governo polacco vuol mettere in pratica la strategia già compiuta da Orbán. Lo confermano i cronisti ungheresi e polacchi intervistati. Che sono d’accordo anche su una differenza chiave: in Polonia, l’opposizione della società civile è viva e vegeta.

«Io ai tempi del comunismo ho scritto sulla stampa clandestina. Questa situazione mi preoccupa quanto, se non più, di allora», dice Magdalena Środa, una delle più note intellettuali polacche. Filosofa, femminista, una cattedra all’università di Varsavia, Środa tira fuori i suoi ricordi del regime per spiegare cosa sta succedendo nel paese. «Perché è a questo che stiamo assistendo: a un cambio di regime». Mentre sui siti di tutto il mondo rimbalza la notizia che la leader delle proteste per il d

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