- La tensione tra Varsavia e Bruxelles è ai massimi livelli. La Polonia disconosce l’ordinamento europeo, e viceversa. In più, la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione per le lgbt free zone.
- C’è chi parla di Polexit ma è più probabile una Pis-exit, cioè un cambio di governo, che l’uscita della Polonia dall’Unione europea.
- Trent’anni dopo la fine del comunismo, la Polonia si è distinta come il paese Ue più euro-entusiasta. Non a caso l’ex premier Donald Tusk, che torna da Bruxelles alla politica polacca per fare opposizione, dice che «sarà Kaczynski, il leader del Pis, a lasciare l’Ue». Non la Polonia.
I rapporti tra Varsavia e l’Europa attraversano un momento di crisi, ma chi parla di Polexit e ipotizza l’uscita della Polonia dall’Unione europea dimentica il legame stretto tra questo paese e il resto del continente. È più plausibile un cambio di governo polacco che un divorzio dall’Ue. La crisi in corso Oggi il conflitto è al culmine: la Polonia disconosce l’ordinamento europeo, e viceversa. A produrre lo scontro non è la società polacca, che i sondaggi confermano da tempo essere una



