Le prime manifestazioni erano riuscite a congelare l’applicazione della sentenza anti-aborto, ma ora che è pubblicata in gazzetta ha effetti concreti. Perciò riesplodono le proteste in tutte le città: «Siamo tornate!», dicono le femministe. «Ora scateniamo l’inferno!»
- L’applicazione della sentenza anti-aborto della Corte costituzionale era rimasta “congelata” da ottobre: il governo ne ha rinviato la pubblicazione in gazzetta ufficiale, vista l’ondata di dissenso.
- Ora il verdetto è effettivo, gli ospedali rispediscono a casa chi doveva abortire, e riesplodono le proteste.
- La sentenza è inappellabile, ma c’è un grimaldello per metterla in discussione: quei giudici non sono indipendenti dalla politica. Il tema dello stato di diritto in Polonia, su cui Bruxelles tergiversa, può essere sollevato davanti alla Corte di giustizia Ue. L’Olanda si sta attivando.