I soldi come leva per far rispettare diritti e democrazia sono il nodo per l’Europa oggi, anche quando ci si interroga su come ripensare le relazioni con Mosca
- L’Europarlamento ha dato voce al grande oppositore di Putin, reduce da un avvelenamento, che ha chiesto all’Europa di colpire gli interessi della cerchia di oligarchi vicini al presidente.
- «Perché questa gente che è la vera responsabile, e che è mossa da questioni di soldi, ha ancora i suoi yacht attraccati in qualche porto d’Europa? Perché non toccate i loro conti?» ha detto Navalny.
- Da tempo si parla di un Magnitsky Act Ue per sanzionare le violazioni dei diritti, ma la proposta è ferma tra Commissione, consiglio e alto rappresentante. A fare pressione è rimasto il Parlamento Ue.
«Perché questa gente che è la vera responsabile degli avvelenamenti degli oppositori, e che è mossa da questioni di soldi, ha ancora i suoi yacht attraccati in qualche porto d’Europa? Perché non toccate i loro conti? Perché non trascinate le loro lussuose barche altrove? Questo gruppo di criminali che si fa chiamare “stato”, questa cricca di oligarchi vicini al presidente russo Vladimir Putin, penserà che non avete il coraggio di toccare i suoi interessi economici». Ci si mette pure Alexei Naval



