Per il filosofo ed ex ministro della Cultura tedesco, la “identity politics” si sta rivelando una trappola: a sfruttarla è l’estrema destra. «Ripartiamo dall’universalismo»
«Riprendiamoci l’universalismo! La mia tesi è questa: la sinistra dovrebbe lasciar perdere le fallimentari guerre culturali». A dirlo è un ex ministro per il quale la cultura è tutto: Julian Nida-Rümelin è filosofo noto a livello internazionale e voce influente della vita intellettuale tedesca. Nella sua Monaco, oltre al ruolo di accademico, si è occupato appunto di cultura, ed era questa la sua delega nel governo Schröder tra 2001 e 2002. Dal 2010 al 2014 ha anche presieduto la Commissione che



