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Non si scende più in piazza a protestare, ma di nascosto le bandiere russe vengono sostituite da quelle ucraine. Chi viene scoperto scompare o finisce a frequentare corsi per riconvertirsi.
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Da settimane da Kherson arrivano nelle chat notizie di sparizioni. I familiari mandano spesso foto di figli, mariti, fratelli, scrivendo “Aiutateci a trovarlo” con la data e l’orario della scomparsa.
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Insieme alla repressione, gli occupanti russi stanno portando avanti una riorganizzazione amministrativa, iniziata a fine aprile con il cambio dei vertici cittadini e regionali.
I partigiani di Kherson resistono alle torture della denazificazione
21 maggio 2022 • 18:00