Il ministro degli Esteri trova strano che due paesi ortodossi debbano scegliere per parlarsi un luogo cattolico. Il ruolo del patriarca Kirill e le accuse fra le due chiese
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha spento gli ardori di chi vedeva possibile, forse un po’ ingenuamente, un negoziato in Vaticano fra Russia e Ucraina per arrivare alla fine del conflitto scoppiato nel febbraio del 2022. Sarebbe strano, ha detto in sintesi Lavrov, che due nazioni ortodosse scegliessero un luogo che più cattolico non si può, per avviare trattative di pace; senza contare, ha aggiunto, che il governo di Kiev sta facendo di tutto per distruggere la chiesa ortodossa r



