il voto sulla tassonomia

L’europarlamento può fermare il greenwashing di Bruxelles

(Ursula von der Leyen che seppellisce le ambizioni climatiche assieme ai governi tedesco e francese: una protesta contro la tassonomia. Foto AP)
(Ursula von der Leyen che seppellisce le ambizioni climatiche assieme ai governi tedesco e francese: una protesta contro la tassonomia. Foto AP)
  • Settantasei voti contro sessantadue. È solo un antipasto, è un voto in due commissioni. Ma lascia presagire quale sarà il piatto forte di inizio luglio in plenaria: l’Europarlamento si prepara a mettere il veto alla tassonomia presentata dalla Commissione Ue. Doveva essere orientata su criteri scientifici, invece porta i segni delle pressioni di lobby e governi. 
  • L’idea che gas e nucleare possano essere considerati verdi produce ora «una cross-party dissatisfaction: il dissenso cresce e attraversa i vari gruppi politici», spiega l’eurodeputato verde Bas Eickhout, animatore e stratega del fronte dei contrari.
  • Anche su questo dossier, la guerra modifica ulteriormente le dinamiche. Il fatto che le compagnie energetiche russe abbiano fatto attività di lobby per avere gas e nucleare “verdi”, è un’ombra pesante. Inoltre, concedere l’etichetta green al gas proprio mentre ci si impegna a uscire dalla dipendenza da Mosca risulta ancor più incongruente. Infatti gli anti tassonomia l’hanno ribattezzata «un regalo a Putin».

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