- È andata come Macron temeva: dal primo turno delle legislative appare chiaro che per il presidente avere una maggioranza parlamentare a suo favore non è cosa scontata. L’unione, a sinistra, ha fatto la forza. I voti incassati dal fronte unito di sinistra ecologista sono pari a quelli per il presidente. E c’è di più: i risultati spazzano via i socialisti dissidenti, danno slancio ai candidati di punta di Nupes, e confermano questo campo come il più attraente per i giovani, in un clima generale da astensione record.
- Il primo turno è decisivo anche a destra: Le Pen va meglio che nel 2017, e soprattutto riesce a liberarsi del competitor Zemmour, che al secondo turno non riesce a trascinare neppure se stesso.
- Ma dopo aver avuto l’appoggio degli elettori di sinistra al ballottaggio delle presidenziali proprio per fermare la destra estrema, ora Macron nei duelli tra Nupes e Le Pen non garantirà supporto alla sinistra se non «caso per caso». Di fronte al successo dei suoi avversari a sinistra è pronto a mettere in cantina il fronte repubblicano.
In questa settimana che traghetta la Francia tra il primo e il secondo turno delle elezioni legislative, c’è da aspettarsi uno scontro frontale tra Emmanuel Macron e la sinistra unita. ll primo indizio è che persino il numero di voti ottenuti diventa campo di lotta politica. I calcoli del ministero dell’Interno, guidato da Gérald Darmanin, lasciano il fronte di sinistra ecologista Nupes al 25,66 per cento di voti, sotto il 25,75 dell’alleanza presidenziale Ensemble! Ma i giornalisti contestano



