GLI EFFETTI DELLA LEGGE ANTI LGBT

Lo gnomo Pumuckl, il Re Leone, Mulan. Orbán fa la guerra ai cartoni animati

Hungarian Prime Minister Viktor Orban listens to a question during a press conference after a meeting with Serbian President Aleksandar Vucic in Belgrade, Serbia, Friday, May 15, 2020. Orban is on a one-day official visit to Serbia. (AP Photo/Darko Vojinovic)
Hungarian Prime Minister Viktor Orban listens to a question during a press conference after a meeting with Serbian President Aleksandar Vucic in Belgrade, Serbia, Friday, May 15, 2020. Orban is on a one-day official visit to Serbia. (AP Photo/Darko Vojinovic)
  • In Ungheria è incominciata la caccia alle streghe. Sono più che altro gnomi, come il folletto Pumuckl, leoni, come il Re della Disney, e principesse come Mulan. Destano sospetti perché non hanno la fidanzata, e chissà che non siano gay quindi, o perché la loro famiglia di tradizionale ha ben poco, perché mettono in discussione i ruoli.
  • E allora i delatori di fumetti e cartoni animati li denunciano all’inquisizione governativa. Da quando la legge anti Lgbt voluta da Viktor Orbán è in vigore il clima è peggiorato, non solo per la comunità Lgbt in carne e ossa, pure per quella presunta e immaginaria.
  • «Je suis Pumuckl» è il motto lanciato dall’opposizione: lo ha sbandierato sui social il sindaco di Budapest, Gergely Karácsony. 

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