- L’Opec+ ha deciso di tagliare ulteriormente la produzione di greggio di 2 milioni barili al giorno. Una mossa che ovviamente piace a Mosca, mentre gli Usa lanciano l’allerta sui prezzi destinati a lievitare. L’Ue intanto è ancora alle prese col nodo dei prezzi del gas.
- «Lasciate che io vi indichi la roadmap, la tabella di marcia per le nostre prossime azioni comuni», ha scritto Ursula von der Leyen nella lettera destinata ai leader europei, riuniti da giovedì a Praga. In realtà la roadmap in questione è più una via di fuga che la presidente disegna per svicolare i propri fallimenti. Anche le mosse di Berlino vanno nella stessa direzione: cercare una via di fuga ora che il malessere per la gestione della crisi si è esacerbato.
- Persino l’Europarlamento, che con la risoluzione appena votata rivendica diritto di parola sul tema dei prezzi, rinuncia alle richieste più radicali. Le forze che comporranno il futuro governo italiano non sono da meno: i Fratelli d’Italia votano contro gli emendamenti che chiedono interventi più incisivi sui super profitti, mentre Forza Italia vota in modo difforme dal resto dei Popolari pur di allinearsi con meloniani e leghisti contro la salvaguardia degli obiettivi climatici.
L’Opec+ fa impennare i prezzi del petrolio, von der Leyen è ancora alle prese con quelli del gas
05 ottobre 2022 • 21:10