- Bruxelles non può obbligare un paese ad adottare il salario minimo, e del resto questo di per sé non basta: in Bulgaria è di 332 euro al mese, per esempio. Il valore della direttiva europea è anzitutto politico, e segna una svolta rispetto ai tempi della crisi finanziaria, in cui gli stipendi per la Commissione finivano sotto il capitolo austerity.
- Stavolta l’Ue si muove per promuovere la contrattazione collettiva, affidata esplicitamente ai sindacati, e per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori europei.
- Ecco qual è la situazione dei salari in Europa oggi, cosa stabilisce la direttiva, e perché è un segnale di cambiamento per tutti gli europei, italiani inclusi.
Il valore della direttiva sul salario minimo europeo non sta nell’imposizione di un obbligo all’Italia. Come lo stesso commissario europeo al lavoro Nicolas Schmit riconosce, «non obbligheremo l’Italia ad adottare il salario minimo», anche perché l’Ue per trattato non può scavalcare i governi nella definizione delle retribuzioni. Ma «diamo un contributo al dibattito e sono fiducioso che si troverà un buon accordo tra governo e parti sociali», conclude Schmit. È anzitutto politica, infatti, l



