- Emmanuel Macron ha detto che vuole «rompere le palle» a chi non si vaccina. Emmerder, per essere precisi. Le parole richiamano Pompidou, la strategia vuole evocare de Gaulle, che nel 1965 restò al potere anche grazie a «un colpo di genio mediatico». Macron non è de Gaulle, ma ha la stessa ambizione a restare all’Eliseo.
- Ha scelto chirurgicamente di estremizzare i toni, polarizzare il dibattito e spostare così l’attenzione dal dissenso sulla sua gestione della pandemia al conflitto sui vaccini. Porta ufficialmente il tema vaccinale nella campagna per le presidenziali.
- Le sue parole cadono sopra un già tormentato dibattito parlamentare sul pass vaccinale come una miccia esplosiva. Ora Macron è bersagliato da ogni parte, ed è ciò che voleva. Il costo dell’operazione è collettivo: la violenza politica è già alle stelle con i discorsi xenofobi di Zemmour; ci si mette anche il presidente in carica ad alzare i toni.
Macron cambia marcia elettorale «rompendo le palle» ai No-vax
05 gennaio 2022 • 21:31