- Accelerare la disintegrazione europea: è questo il brusco risveglio che una vittoria di Le Pen all’Eliseo avrebbe portato agli europei. Perciò con il loro voto i francesi hanno messo in salvo tutti noi. Con sempre meno slancio, e meno partecipazione alle urne, riconfermano Macron.
- Ma l’estrema destra arriva a un livello mai così alto. La barriera verso la destra estrema è ormai un velo. Come lo stesso Macron sa e dice da tempo: «Ci sono le disuguaglianze, e questo è insostenibile. Le abbiamo indubbiamente sottovalutate». Il costo di questa scelta «insostenibile» è che la destra estrema capitalizza politicamente il senso di esclusione e di ingiustizia sociale.
- Con questo voto, i francesi generosamente evitano il peggio per tutti gli europei. Ora Macron ha il dovere politico di evitare il peggio ai francesi: al prossimo voto non basterà la paura dell’estrema destra a salvare l’Ue né la Francia.
I francesi hanno rieletto Emmanuel Macron presidente e hanno messo in salvo l’Europa. Non a caso le congratulazioni di Bruxelles, ma anche di palazzo Chigi e delle capitali europee, sono arrivate subito dopo la pubblicazione delle prime stime: con Macron al 58 per cento e Marine Le Pen al 42, l’Ue tira un sospiro di sollievo. Ci sono molte cose disastrose che un presidente della Repubblica francese può fare, e scegliere di usare un’arma nucleare è solo la più estrema delle sue prerogative. Pari



