L’ex ragazzo prodigio

Dall’Europa alle crisi interne, la parabola della grandeur di un Macron bifronte

Difficile non riconoscere al presidente francese il merito di aver capito prima e meglio di tutti cosa dovrebbe fare il Vecchio continente per non annaspare nel caos in cui il mondo è precipitato dall’invasione dell’Ucraina

A meno di essere magneticamente attratti dall’uomo forte, sia esso Putin, Trump o Xi Jinping, e dunque desiderosi di abbandonare i noiosi pletorici e obsoleti rituali della democrazia, non si può non riconoscere ad Emmanuel Macron il merito di aver capito prima e meglio di tutti cosa dovrebbe fare l’Europa per non annaspare nel caos in cui dall’invasione dell’Ucraina in poi il mondo è precipitato. Un elogio del presidente francese può sembrare un pericoloso azzardo visto che, dopo otto anni e me

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