La cancelliera a Roma

Merkel, troppo prussiana per capire l’Europa

  • Kohl, nato a Ludwigshafen, il porto sul Reno del Palatinato, l’area dove gli imperatori romani avevano posto la sede imperiale in Germania e i cui principi erano tra i più importanti del Sacro romano impero e dove ancora oggi si parla il tedesco palatino, accusava Merkel di aver abbandonato il suo disegno di creare una Germania europea, non una Europa tedesca.
  • La predestinazione protestante peserà come un macigno nella risoluzione della partita dei debiti sovrani di Grecia, Irlanda, Portogallo, Cipro e Spagna, tutti paesi a maggioranza di fede ortodossa o cattolica contro cui la protestante Merkel agì con poca lungimiranza e molta austerità.

  • Merkel guardava con maggior attenzione a est, (parlava russo, appreso sui banchi di scuola dell’ex Ddr), direttamente nei vertici con Vladimir Putin e progettava il raddoppio del gasdotto North Stream a dispetto degli allarmi americani che ne vedevano una dipendenza energetica pericolosa come le cronache attuali hanno dimostrato.

La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha affermato che presto tornerà a studiare i libri di storia sugli eventi della Seconda guerra mondiale. Il motivo? Un problema di prospettive, perché quando lo ha fatto, molti anni or sono, sui banchi da giovane liceale nelle scuole della Ddr, lei ha studiato la storia vista dalla parte della Germania dell’est, che si considerava potenza vincitrice con l’Unione sovietica dell’ultimo conflitto. Merkel non ha mai letto la storia contemporanea dalla parte de

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