gli effetti europei del voto al bundestag

La partenza instabile di Merz cancelliere preoccupa un’Europa in cerca di leadership

Il fallimento del primo voto al Bundestag è una festa per i trumpiani che preferiscono una Germania impotente. Merz ora va a Parigi e Varsavia, Macron inneggia al motore francotedesco. Non c’è grande spazio per sogni europeisti, ma visti i tempi anche una solida realtà è un miraggio

Non basta guardare il finale per dire di aver visto un film. Altrettanto vale per l’investitura di Friedrich Merz a cancelliere. Il finale in sé ci racconta di un programma intonso: questo mercoledì Merz va a Parigi e a Varsavia, come aveva previsto sin dalla vittoria alle urne. Eppure la dinamica nel Bundestag – il primo voto che non va in porto nonostante la coalizione di governo possa contare in teoria su 328 voti che superano i 316 necessari – rappresenta un pesante avvertimento consegnato a

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