Il modello della destra italiana

Orbán, l’amico di Salvini e Meloni, difende la “razza” ungherese e Putin

(Băile Tușnad si trova in Transilvania.\\u00A0Qui il premier ungherese, in occasione della Summer School, ha tenuto alcuni dei suoi discorsi più celebri. Foto dal suo profilo Facebook)
(Băile Tușnad si trova in Transilvania. Qui il premier ungherese, in occasione della Summer School, ha tenuto alcuni dei suoi discorsi più celebri. Foto dal suo profilo Facebook)
  • Băile Tușnad si trova in Romania, ma ogni estate diventa il centro ideologico d’Ungheria. Qui nel 2014 Viktor Orbán ha pronunciato il suo discorso-manifesto sullo «Stato illiberale», e qui è tornato a sciorinare i suoi programmi. 
  • Riguardano anche noi: ci sono i riferimenti al «povero Salvini», ai «quattro governi caduti di recente», e c’è quell’appuntamento imminente con i conservatori americani dove è di casa pure Giorgia Meloni. Ma i programmi di Orbán ci riguardano anche e soprattutto perché il premier amico della destra italiana teorizza «il post-Occidente», preconizza il ribaltamento degli equilibri in Europa e invoca a chiare lettere accordi con la Russia e la Cina. 
  • Dai suoi freddi calcoli sulla «eccezione ungherese» possiamo capire dove vuole andare e dove ci vuole trascinare. Oltre alla strategia c’è inoltre l’ideologia, ed è più cupa che mai. «Noi non vogliamo diventare un popolo di razza mista», dice Orbán.

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