L’autocrate è alla ricerca disperata di margini di manovra per l’energia russa e il summit di Budapest rimasto senza data. «Più forti insieme», dice lui dell’amica premier. Che a Bruxelles vuole presentarsi come l’unica in grado di ammansirlo
«Incontrare la premier a Roma è stato grandioso!», ha commentato questo lunedì, andando via da Palazzo Chigi, l’autocrate ungherese Viktor Orbán, che il giorno dopo – per non lasciare scoperto l’alleato dei Patrioti – si vede anche con Matteo Salvini. «Abbiamo parlato della guerra, dell’economia europea che arranca, dei prezzi dell’energia e della migrazione»: fin qui il resoconto rispecchia piuttosto fedelmente la versione concordata e la nota di Chigi. Solo che poi Orbán va fino in fondo: «Sta


